Bunet di Del Belbo da Bardon

 

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Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio mondiale dell’umanità, l’Unesco non poteva farci regalo migliore. Quando ci giunge la notizia stiamo per trascorrere una giornata fantastica con persone uniche in un posto incantevole, nelle bellissime colline del Monferrato, alle porte delle Langhe, in un Castello, quello di Costigliole d’Asti dove ha sede la prestigiosa Scuola di Cucina ed Enologia Italiana ICIF.

Una giornata dedicata ad un gruppo di food and wine blogger dove, oltre alla notizia dell’Unesco che ha entusiasmato tutti, abbiamo festeggiato anche i 25 anni di Donne del Vino Piemonte che insieme alle bravissime Fiammetta Mussio e Marianna Natale dell’agenzia Ishock hanno organizzato una serie di appuntamenti scanditi da brindisi e sorrisi con l’evento Di Vigna In Vignetta.
#DiVignaInVignetta
Il tempo è splendido e poco alla volta ci raduniamo davanti al Castello, è bello riabbracciare vecchi amici, è meraviglioso conoscerne di nuovi, è emozionante “riconoscere” nei suoi limpidi occhi celesti le righe dei racconti che abbiamo letto per anni e che seguiamo da sempre.
Meravigliosa ComidaDeMama.
#DiVignaInVignetta

Il ritmo si sussegue, visitiamo la scuola che si sviluppa nel cuore del castello, appese alle pareti, foto di delegazioni che arrivano da ogni parte del mondo per seguire i prestigiosi corsi di cucina,  dopo questo interessante giro passiamo all’ala nuova, dove aule attrezzatissime e all’avanguardia ci aspettano.
Qui abbiamo conosciuto Alessandra e Anna Bardone del ristorante Del Belbo da Bardon di San Marzano Oliveto (AT)  ed imparato tutti i segreti del bunet, quello fatto ancora come una volta, amalgamando con la frusta e sciogliendo gli amaretti nel latte.
Cinque sono le generazioni che si sono susseguite fra le mura del ristorane e passate la ricetta che hanno voluto condividere con noi. Noi gelosamente l’abbiamo scritta e condividiamo con chi, passando di qui, vorrà assaggiarne un pezzetto.
Nell’aula a fianco la strepitosa Maria Lovisolo, in arte Violetta come il suo omonimo Ristorante a Calamandrana (AT), con i suoi 84 anni suonati ed una nuora attenta e simpaticissima compie il miracolo. Ci fa fare la pace con un classico della cucina piemontese: l’Aspic.
Andremo sicuramente al suo ristorante solo per poterlo assaggiare ancora e per provare la “Finanziera” di cui è gran maestra. La gastronomia piemontese, così ricca ed alle volte complessa, diventa semplice nei suoi gesti calmi, in sequenza, così raffinati.
Aveva almeno 50 occhi ed altrettanti obbiettivi fotografici ma non ha sbagliato un taglio nella julienne di verdure, non ha accelerato mai, una calma ed una cura che sono il vero insegnamento di Maria oggi. L’amore nel cucinare gesto dopo gesto.
Terminiamo poi la mattinata con la frizzantissima ed effervescente Mariuccia Piacenza del ristorante I Bologna di Rocchetta Tanaro (AT); quando ci dice che gli agnolotti che dobbiamo mangiare a pranzo sono ancora da preparare, ci infiliamo immediatamente i grembiuli ed iniziamo a “mettere le mani in pasta”. Lei spiega con la sua simpatia travolgente e pare tutto così semplice, ma quando tocca a noi fare quel pizzico che rende così caratteristici gli agnolotti, le cose non stanno proprio così!!
La fame è tanta, gli agnolotti sono pronti, il bunet come dolce anche e le Donne del Vino hanno preparato uno splendido tavolo con i loro prestigiosi vini.
Aggiungiamo l’aspic di Violetta e le acciughe con salsa di nocciole di Piercarla Negro (titolare dell’Enoteca e vineria Mezzo-Litro di Alessandria) ed il pranzo è servito fra le mura del Castello di Costigliole.
Nel pomeriggio già ci attende Marina Ramasso del Osteria del Paluch di Baldissero Torinese, ha preparato per noi 7 kg di pere di San Giovanni, le peleremo tutti insieme, fra una chiacchiera e l’altra mentre lo sciroppo caramella sul fuoco ed aromi magici si spandono nell’aria.
Ci porteremo a casa un barattolo, pieno di consigli, di passione e di condivisione.
Salutiamo una parte del gruppo, ognuno sarà ospitato da una Donna del Vino per la notte, alcuni tornano a casa, noi ceneremo da I Bologna e sarà il migliore dei modi per chiudere una giornata così intensa e ricca di emozioni.
Tre giorni dopo, a casa, preparavamo già il bunet per placare un po’ la nostalgia!
Grazie a tutti, a Fiammetta, Marianna, a tutte le Donne del Vino che si sono avvicendate nella giornata, alla scuola ICIF, alle meravigliose “Maestre di vita e di cucina” che oggi abbiamo potuto vedere al lavoro!
Bounet
Bunet di Del Belbo da Bardon 
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: circa un’ora 
Ingredienti 
per uno stampo 
1 litro di latte
20 g di amaretti
100 g di zucchero bianco + zucchero per caramello
6 uova
75 g di cacao zuccherato
37 g di cacao amaro
facoltativo mezzo bicchierino di Fernet
Preparazione
  • Far bollire metà del latte con gli amaretti sbriciolati e fateli sciogliere bene.
  • Lasciate raffreddare e rabboccate con l’altro mezzo litro;nel frattempo fate il caramello che metterete sullo sfondo dello stampo.
  • Mescolate i due tipi di cacao con lo zucchero, aggiungete le uova intere e mescolate fino ad avere un composto liscio ed omogeneo.
  • Aggiungete a filo il latte sempre mescolando con cura con una frusta, quando è tutto ben amalgamato riempite lo stampo e cuocete a bagnomaria in forno per un’ora a 170°
  • Fate molta attenzione che l’acqua del bagnomaria non raggiunga mai il bollore altrimenti anche il vostro bunet al suo interno, avrà le bollicine e la consistenza un po’ spugnosa.
Grazie ancora alle bravissime ragazze di Ishock:
I-Stock

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Comments

  • Cinzia

    Written on 3 luglio 2014

    ah che bello 🙂
    Grazie, anche nel vostro ricordo mi viene un po’ di nostalgia!

    • Fico e Uva

      Written on 8 luglio 2014

      Che bello conoscerti Cinzia!!!

  • cristina b.

    Written on 4 luglio 2014

    Bellissimo reportage, grazieeeeeee!!!
    E’ stata una giornata davvero magnifica. Anch’io farò presto il bonet!
    Che fortuna aver cenato dai Bologna :))))