Caffarel la fabbrica di cioccolato

Avete presente l’emozione di Charlie quando varcò i cancelli della Fabbrica di cioccolato di Willy Wonka nel celebre romanzo di Roald Dahl  e nel celeberrimo film?
Se avete in mente quell’immagine potete tranquillamente traslarla sulle nostre espressioni di stupore e meraviglia quando abbiamo avuto la possibilità di visitare la più storica e celebre fabbrica di cioccolato: Caffarel che dal 1826 è l’Eccellenza Piemontese del Cioccolato.
Gianduja, la maschera popolare di Torino, ci guarda da diverse angolazioni lungo la scala che ci conduce all’interno della storica sala dove, ingolositi e stupiti, ascoltiamo narrare la storia del prodigioso e da noi adorato cioccolato gianduia.
Ebbene si, un po’ di sano orgoglio lo proviamo, l’impasto gianduia nasce proprio in Piemonte ad inizio ottocento quanto, dei pasticceri torinesi, sostituirono una parte di costoso cacao con la nocciola Tonda Gentile delle Langhe.
Una scoperta a dir poco sensazionale!
Torino era l’indiscussa capitale del cioccolato quando il chocolatier Prochet in società con Pier Paul Caffarel, ne perfezionò la creazione, le nocciole vennero tostate e macinate finemente prima di essere aggiunte al cacao e a metà ottocento nacque il prodotto “Gianduia 1865”
E’ proprio in quell’anno infatti che, in occasione del Carnevale e tributando il nome alla maschera Gianduja di Torino, il cioccolatino Gianduiotto viene presentato al grande pubblico.
Da allora è stato un crescendo di successi in Italia e all’estero, persino il Re d’Italia Vittorio Emanuele II° ne resta conquistato e rilascia all’azienda il brevetto per potersi fregiare dello stemma reale.
Con la sua forma a navicella ed il suo impasto dalla consistenza morbida ha anche un altro primato: è il primo cioccolatino incartato al mondo!
Alcune curiosità?
Il Gianduiotto è talmente amato che, se dovessimo mettere in fila la produzione di un solo anno, copriremmo la strada fra Torino e Reggio Calabria!
Caffarel
Torniamo però ancora un attimo alla storia di Caffarel – nel 1968 l’azienda si trasferisce a Luserna San Giovanni, paese natio di Pier Paul Caffarel per continuare a crescere sempre di più. Negli anni 90 l’azienda conta 400 dipendenti ed uno stabilimento di 50000 mq, nonostante produca anche caramelle come le gelatine, il cioccolato resta il loro core business.
I loro grandi classici?
Il Gianduiotto classico e quello fondente, il Nocciolotto anche lui nella sua versione classica e fondente, la barra piemonte ed il croccante gentile solo per citarne alcuni.
A questo punto noi eravamo già completamente estasiati, catturati ed ingolositi dalla storia e dal vassoio di Gianduiotti al centro del grande tavolo.
Caffarel
Immaginate quando, dotati di cuffiette, tappi insonorizzanti e scarpe antinfortunistiche, abbiamo varcato le porte del reparto di produzione.
Prima di tutto siamo stati letteralmente investiti da un profumo inebriante di cioccolato che non ci ha più abbandonato per tutta la visita:
nel magazzino abbiamo visto stoccate tutte le materie prime, abbiamo assaggiato una nocciola appena tostata nel tostatore (perfetta al punto di commuoverci), abbiamo avuto l’istinto di tuffarci nei mescolatori dove si creano le basi per tutte le ricette
Ahhh abbiamo strappato un piccolo segreto, nel loro fondente c’è sempre una punta di estratto di vaniglia!
Nelle raffine a cilindri abbiamo osservato la pasta di cacao diventare sempre più omogenea prima di tuffarsi nelle mescolatrici in cui viene lavorata con burro di cacao oppure oli vegetali.
Nelle conche poi il preparato viene lasciato riposare, riscaldato e lavorato anche per 24 ore prima di prendere il via per i vari reparti di produzione.
Quando abbiamo realizzato che la fitta trama di tubi sulla nostra testa era tutto uno scorrere di cioccolato fuso , il nostro entusiasmo ha raggiunto l’apice!
Nelle varie linee di produzione si realizzano tutti prodotti Caffarel, i corpi cavi come uova di Pasqua, gallinelle e animaletti vari, campane etc oppure i classici cioccolatini, barre di cioccolato, gocce e così di seguito.
Ed è proprio sulla linea che produce le uova di Pasqua che abbiamo fatto il nostro incontro, quello che ti svolta la vita, il viso che hai cercato di immaginare mille volte da bambino: alzi la mano chi non si è mai chiesto chi mette la sorpresa dentro l’uovo di Pasqua??
Ecco, noi l’abbiamo conosciuto, si chiama Rocco e nelle sue mani passano per tante volte al giorno lo stupore , la gioia e la meraviglia di tantissimi bambini!
Per noi è stata una vera emozione.
E poi abbiamo visto ovetti, ovicini, gocce di cioccolato e ovviamente abbiamo assaggiato tutto e siamo rimasti estasiati.
Le mille carte colorate, i fiocchi, i profumi inebrianti, è stata una giornata che ricorderemo davvero per molto tempo!
E visto che ci siamo entusiasmati e grazie a questa visita la nostra fantasia ha avuto un guizzo d’estro,con alcuni prodotti Caffarel ci divertiremo in qualche  realizzazione dal tema pasquale, allora che dite ci seguite con gli hashtag #caffarel e #pasquamulticolor?
Siamo sicuri che vi ingolosiremo ;-D
Grazie Caffarel, grazie Benedetta e Antea di MilleEventi per la bella opportunità ed esperienza.
Caffarel

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Comments

  • Milady

    Written on 27 marzo 2014

    Troppe bontà in Italia, e l’unione Nord Sud, con un autostrada di Gianduiotti sarebbe il massimo!

    • Fico e Uva

      Written on 1 aprile 2014

      noi saremmo fermi ad ogni casello 😉

  • Alessia - ParoleInPadella

    Written on 28 marzo 2014

    Per un attimo, leggendovi, ho immaginato di essere lì e mi è sembrato quasi di sentirne il profumo! Che meraviglia il cioccolato…..
    Buon fine settimana!
    Alessia

    • Fico e Uva

      Written on 1 aprile 2014

      Un giro nella fabbrica di cioccolato è il miglior antidepressivo del mondo!